Sapori che arrivano da lontano: il wasabi
Scopri che cos’è veramente il wasabi, la spezia conosciuta solo come accompagnamento per il sushi ma che in realtà vanta moltissime qualità benefiche per la salute
Ravanello giapponese, usalo così
Il wasabi conosciuto anche come ravanello giapponese, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Brassicacee, la stessa di cui fanno parte i cavoli, la senape e il ravanello. Il suo rizoma, la parte di fusto che rimane sotto terra, ha un sapore simile al rafano e la sua piccantezza ricorda quella del peperoncino.
In Italia, e in generale in Occidente, il wasabi è noto sotto forma di pasta cremosa di un bel colore verde che accompagna il sushi, il sashimi, il pesce crudo in genere e la tempura serviti nei ristoranti giapponesi. Spesso, però, questa pasta non è composta da puro wasabi e contiene anche rafano e altri ingredienti.
Il particolare sapore del wasabi è dovuto principalmente agli isotiocianati, elementi conosciuti e studiati per la loro azione antitumorale. Tra questi si trova la sinigrina, una potente sostanza antibatterica, utile per migliorare la diuresi e contrastare ritenzione idrica e cellulite. Questa pianta contiene inoltre ottime quantità di vitamina C antiossidante, che consente una migliore assimilazione del ferro e aumenta la produzione di collagene. Vanta anche la presenza di vitamina A, benefica per la vista e la pelle, vitamine del gruppo B essenziali per il sistema nervoso, il cervello e anche per il metabolismo degli zuccheri. Il ravanello giapponese, poi, è una buona fonte di calcio, potassio, zinco, ferro e magnesio. Essendo una pianta termogenica è anche molto utile per stimolare il metabolismo aumentando la temperatura corporea.
Per beneficiare di tutte le proprietà del wasabi bisognerebbe consumarlo fresco, appena grattugiato. Nella tradizione culinaria giapponese viene usato uno strumento in legno particolare che permette di ricavare la pasta dal rizoma subito prima di portarla in tavola.