Porta in tavola sapori nuovi con il tamarindo, un frutto indiano quasi sconosciuto nel mondo
Dimentica i sapori tradizionali e prova qualcosa di nuovo sulla tua tavola: arricchisci le tue pietanze con il tamarindo per un gusto diverso e particolare che arriva dall’India
Tamarindo, che cos’è e come si usa questo frutto misterioso
Il tamarindo, conosciuto anche come dattero dell’India, è un frutto originario delle zone dell’Asia e dell’Africa, ed è davvero poco conosciuto nel resto del mondo. Spesso nominato solamente come sciroppo per insaporire le bevande, in realtà è un frutto molto versatile. La polpa, infatti, è molto utile per l’organismo ed è anche una spezia molto saporita.
Questo frutto così sottovalutato ha grande valore nutrizionale. La polpa è composta principalmente di acqua, zuccheri e fibre alimentari, ma contiene anche una buona quantità di proteine e grassi. E’ inoltre molto ricco di minerali come potassio, fosforo, magnesio, sodio, calcio e selenio ed anche vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, K, e J.
Contiene anche acido tartarico, un potentissimo antiossidante che aiuta l’organismo a proteggersi dai radicali liberi.
E’ proprio la sua composizione a renderlo utile per curare e combattere diverse patologie. Il principio attivo contenuto nei semi svolge un’azione antinfettiva ed antibatterica contro alcuni virus e batteri. La polpa, le foglie e la corteccia vengono usate nella medicina tradizionale per le loro proprietà terapeutiche contro le febbri malariche e per combattere dissenteria e ittero.
Il consumo regolare di tamarindo aiuta inoltre a combattere problemi di digestione e gastrici. E’ utile anche in età pediatrica perché non ha alcuna controindicazione.
Nonostante tutte le proprietà curative, tuttavia, il tamarindo può interferire con alcuni farmaci, è bene quindi consultare il medico prima dell’eventuale consumo.
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