Prodotti cosmetici e formulazione, ecco i sequestranti
Utilizza prodotti cosmetici solo di cui conosci gli ingredienti, scopri che cosa sono i sequestranti e quali sono le loro funzioni
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La presenza di ioni metallici come il ferro all’interno di prodotti cosmetici può essere causa di alcuni inconvenienti. Tra i più comuni ci sono il cambiamento di colore, l’ossidazione, la degradazione dovuta alla luce, l’irrancidimento e la ridotta funzionalità.
Per combattere questi inconvenienti esistono quindi delle sostanze che vengono aggiunte alla formulazione dei prodotti: i cosiddetti sequestranti.
I sequestranti, o chelanti cosmetici, sono molecole in grado di legare gli ioni metallici dispersi formando dei complessi stabili solubili in acqua detti appunto chelati. Così facendo si evitano le reazioni chimiche dannose che danno origine agli effetti collaterali indicati precedentemente. L’efficacia di un sequestrante dipende da diversi fattori tra cui il pH e la concentrazione totale di ioni presenti. La percentuale di utilizzo di un chelante è sempre molto bassa e va dallo 0,05% allo 0,2% massimo.
Esistono diversi tipi di sequestranti, il più comune è l‘EDTA capace di trattenere i metalli pesanti tra cui piombo, zinco, rame e cadmio, poi segue l‘EDDS, una molecola con elevata biodegradabilità perfetta per i cosmetici ecobio.
Esiste anche un sequestrante del tutto naturale, il sodio gluconato, che ha una forte attività chelante ed ha anche il vantaggio di essere stabile a pH bassi (già a 4,5) e in bassa concentrazione (0,2%).
Ma i sequestranti svolgono indirettamente anche altre funzioni: sono degli ottimi coadiuvanti degli antiossidanti primari e svolgono anche un’azione antimicrobica. In più hanno una certa efficacia conservante in combinazione con i più comuni conservanti tradizionali.
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