Olio vettore, a cosa serve e come scegliere il migliore per la pelle

olio vettore
Scopri come si usano gli oli vettore, tutti quegli oli vegetali utili per diluire gli oli essenziali da usare sulla pelle

Indice

Olio vettore e oli essenziali, come utilizzarli

Scopri come scegliere e utilizzare un olio vettore per la diluizione degli oli essenziali sulla pelle

Oli essenziali, come usarli

Un olio vettore (o olio portante o olio di base) è un olio vegetale estratto da frutti e semi oleosi. In ambito cosmetico è definito semplicemente olio vegetale, mentre in aromaterapia si definisce vettore per la sua capacità di veicolare gli attivi sulla pelle. Il compito di un olio vettore, infatti, è diluire gli oli essenziali, poiché non si possono usare puri sulla pelle.

Tutti gli oli vettore hanno proprietà e caratteristiche specifiche e si scelgono in base al tipo di trattamento da effettuare sulla pelle. Ognuno di essi, infatti, è particolarmente efficace se abbinato con determinati oli essenziali. Ecco quali sono i principali tra cui scegliere:

  • argan
  • avocado
  • borragine
  • cocco
  • germe di grano
  • girasole
  • jojoba
  • lino
  • macadamia
  • mais
  • mandorle dolci
  • monoi
  • neem
  • nocciola
  • oliva
  • rosa mosqueta
  • sesamo
  • vinaccioli
  • semi di zucca

A differenza degli oli essenziali, che sono sostanze volatili liposolubili estratte dalle parti aromatiche di una pianta, gli oli vettori, invece, si estraggono dalle parti grasse di alcune piante, semi o radici.

La diluizione degli oli essenziali è molto blanda. In genere, in 100 ml di olio vettore si aggiungono circa 35-40 gocce di uno o più oli essenziali.

Un olio vettore di qualità permette di mantenere intatte anche le sue proprietà contribuendo al trattamento tanto quanto l’olio essenziale diluito in esso. Ecco perché scegliere sempre oli vegetali estratti solamente con procedimenti meccanici, preferibilmente a freddo.

Gli oli vettore, però, irrancidiscono facilmente. Alcuni sono meno deteriorabili di altri. L’olio di semi di lino, per esempio, è uno tra i più delicati sul mercato. Per conservarli al meglio vanno quindi tenuti riparati dalla luce e dal calore seguendo sempre le indicazioni in etichetta.

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