More, gusto e salute in tavola
Scegli alimenti naturalmente ricchi di vitamine e antiossidanti per rimanere in salute, scopri i benefici delle more e come consumarle
Antiossidanti naturali, ecco i frutti da scegliere
Le more sono il frutto della pianta del rovo, che appartiene alla grande famiglia delle rosaceae. Sono considerate il frutto di bosco per definizione, poiché si trovano nei rovi che costeggiano le zone alberate.
Si trovano sia in natura che coltivate, specialmente nelle zone del bacino Mediterraneo. Il periodo migliore per raccoglierle e consumarle va da metà luglio a settembre inoltrato, in base alle zone.
Le more sono i frutti con il più alto contenuto di antiossidanti, fra cui antocianine, catechine, tannini, quercetina e acido gallico che contrastano l’azione dei radicali liberi. I tannini svolgono un’azione antinfiammatoria e vasocostrittrice, accelerando la guarigione di ferite superficiali. Sono inoltre un’ottima fonte di vitamina C, vitamina A , vitamina E e vitamina K, importante per la salute delle ossa e regolatrice dei meccanismi della coagulazione sanguigna. Tra le vitamine del gruppo B la più presente è l’acido folico, importantissimo per lo sviluppo del feto in gravidanza. Contengono anche molte fibre, tra cui la pectina, che aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e coadiuva i processi digestivi. Infine, sono ricche di minerali tra cui rame, magnesio, calcio, ferro, zinco e manganese.
I benefici delle more non sono limitati all’ottimo sapore. Un consumo regolare di questi frutti, infatti, è consigliato per mantenere un regolare equilibrio intestinale e nei regimi ipocalorici ma anche dopo l’attività sportiva.
Le more si possono consumare fresche, come marmellate oppure sotto forma di sciroppi, decotti o infusioni utilissimi per la salute dell’apparato respiratorio e per curare infiammazioni del cavo orale e gengiviti.
Tra i parenti stretti della mora di rovo ci sono le more del gelso, frutto di un albero selvatico e ricchissime anch’esse di moltissimi nutrienti benefici per l’organismo.