Scopri le proprietà curative dell’ortica e come utilizzarla in cucina
L’ortica, nome scientifico Urtica Dioica, è una pianta erbacea perenne che si trova praticamente ovunque, nota soprattutto per le sue capacità di procurare un fastidioso prurito, in realtà è ricca di proprietà curative e, a differenza di quanto si pensi, è commestibile.
Scopri come utilizzare l’ortica in cucina
Il nome deriva dal latino urere, che significa bruciare, questo per le sostanze irritante contenute nei peli; la pianta è ricoperta infatti da una sottile peluria che quando si rompe rilascia un liquido che provoca bruciore e prurito.
È una pianta che si trova in tutte le regioni, fino ai 1800mt di altezza, generalmente in campi incolti e luoghi umidi come le radure dei boschi e i bordi dei corsi d’acqua, la si può anche trovare a ridosso dei muri di case abbandonate e zone poco urbanizzate.
In cucina viene utilizzata sin dai tempi degli antichi Greci e Romani, viene raccolta in primavera e la cottura elimina i peli urticanti; è un alimento ricco di minerali, come calcio, ferro e potassio, vitamine (vitamina A, vitamina C), proteine e amminoacidi.
Germogli e foglie possono essere utilizzate per la preparazione di risotti, minestroni, zuppe, frittate, torte salate e frittelle, il sapore delle foglie ricorda vagamente quello degli spinaci.
L’ortica ha inoltre numerose proprietà benefiche, in campo medico viene utilizzata contro artriti, reumatismi, riniti allergiche, infezioni del tratto urinario, problemi cardiovascolari e per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna.
La pianta ha anche una lunga storia nel campo tessile, il suo stelo infatti viene lavorato per ottenere fibre simili alla canapa o il lino, le foglie invece vengono utilizzate come colorante naturale per tessuti di vario genere.
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