Scopri la cera carnauba e quali sono le caratteristiche che la rendono una delle materie prime cosmetiche più usate
Impara a leggere l’etichetta e scopri cosa contengono i tuoi cosmetici, in particolar modo la cera carnauba, una cera vegetale usata nelle industrie di tutto il mondo
Cos’è la cera carnauba
Nell’industria cosmetica e alimentare esistono diversi tipi di cere usati per lucidare addensare e arricchire i prodotti finiti. Tra le più famose, dopo la cera d’api, esiste la cera carnauba.
Questa cera è di tipo vegetale, si ricava dalle foglie di alcune specie di palma coltivate per lo più in Brasile. E’ una cera tra le più pregiate e versatili tra quelle impiegate nelle industrie, a seconda delle destinazioni d’uso viene più o meno raffinata e sbiancata, fusa ed ammassata in pani od altri formati.
La purificazione della cera carnauba, solitamente, avviene per filtrazione, centrifugazione e sbiancamento. In funzione del grado di purezza, viene classificata in tre differenti gruppi ( T1, T3 e T4).
Si può acquistare per l’autoproduzione cosmetica in scaglie dal colore giallo ed è caratterizzata da una temperatura di fusione piuttosto alta (80°/90°).
Nell’ambito cosmetico industriale è utilizzata sia pura che mescolata alla cera d’api soprattutto nella produzione di rossetti per il suo effetto addensante, emolliente e lucidante, e inoltre viene impiegata per kajal, matite labbra e sopracciglia e mascara.
Nell’industria alimentare, invece, si usa come agente di rivestimento e viene indicata in etichetta con la sigla E 903.
Ma esistono anche altre destinazioni per questa cera così pregiata. E’ infatti spesso usata nel settore dei restauri e anche su pipe e pavimenti antichi per tutelarli da usura e agenti esterni.
Una delle caratteristiche che rende la cera carnauba così diffusa è quella di essere ipoallergenica. Contrariamente a tante altre materie di base usate nei cosmetici, infatti, non presenta alcun tipo di rischi documentati per la salute dell’uomo.