Cosmetici senza ftalati, sceglili per la tua sicurezza

ftalati
Scegli accuratamente i tuoi cosmetici e prodotti per la bellezza e utilizza solamente prodotti che non contengono ftalati, ingredienti molto dannosi da cui tenersi a distanza

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Tieni al sicuro la tua pelle e scegli solamente cosmetici e detergenti senza ftalati

Presta attenzione ai tuoi prodotti di bellezza e leggi sempre la lista ingredienti per evitare che contengano ftalati, componenti molto dannosi a contatto con la pelle

Cosmetici senza ftalati, ecco perché sceglierli

Gli ftalati sono una sostanze chimiche organiche derivate dal petrolio e impiegate come agenti plastificanti oppure come solventi che rendono migliore la texture e la consistenza di diversi prodotti. Si tratta dei plastificanti più diffusi al mondo e utilizzati già da decenni nella lavorazione del PVC che contribuiscono a rendere più flessibile e morbido.

Ne esistono di vari tipi, ma tutti sono accomunati dalla forma liquida simile all’olio e sono praticamente inodori.

Le tipologie di ftalati attualmente utilizzati sono:

  • DINP – ftalato di diisononile
  • DEHP – ftalato di bis(2-etilesile)
  • DNOP – ftalato di diottile
  • DIDP – ftalato di diisodecile
  • BBP – ftalato di butilbenzile
  • DBP – ftalato di dibutile

Moltissimi prodotti in commercio ne contengono, e non solo cosmetici e detergenti, ma anche cibo e articoli per la prima infanzia. Per quanti riguarda l’industria cosmetica sono presenti principalmente in :

A partire dal 2003 alcuni studi hanno dimostrato una correlazione tra l’uso di ftalati e disturbi nello sviluppo dei genitali maschili e femminili. All’interno dell’organismo queste sostanze si comportano come interferenti endocrini influendo sul sistema riproduttivo. Inoltre è dimostrata la pericolosità di queste sostanze che causano un aumento del rischio di diabete tipo 2. 

Molto seri anche i rischi dell’esposizione agli ftalati per le donne in gravidanza. La conseguenza potrebbe essere la comparsa nei neonati di disturbi di tipo mentale, motorio e comportamentale.

A questo proposito il Ministero della Salute ha stabilito una normativa che prevede un tetto massimo dello 0.1% di ftalati negli articoli per l’infanzia, specialmente per quelli che vanno a contatto con la bocca e la pelle.

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