Frutta esotica: prova la carambola
Porta in tavola la carambola, un frutto particolare, dall’aspetto bizzarro, perfetto per guarnire cocktail e dessert ma anche da mangiare da solo
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La carambola è il frutto di forma ovale con 5 punte (ma può arrivare anche a 8), dell’averrhoa carambola, un albero sempreverde originario dello Sri Lanka e dell’India e diffuso nei Paesi del Sud-Est asiatico. Proprio per la sua forma a stella è chiamata anche star fruit.
Ne esistono due varianti, una acida e una dolce. Quella più consumata, specialmente in Europa, è sicuramente la variante dolce.
Una volta matura la buccia diventa di colore giallo e le estremità tendono al marrone. Questo indica che la polpa è dolce e il frutto è pronto per essere consumato. La buccia è sottile, lucida, e il profumo è molto intenso. Il sapore leggermente acidulo ricorda il ribes e gli agrumi.
In Asia si consuma anche verde, spremuta direttamente sui piatti come un limone oppure a fette nelle insalate. Nei vari paesi europei, oltre al consumo come frutto, la variante dolce si usa anche per la decorazione di torte, cocktail e come succo per bibite esotiche.
Ma come si mangia la carambola? E’ semplicissimo, infatti non va né sbucciata né privata dei semi. Basta lavarla per bene e tagliarla a fettine sottili.
Dal punto di vista nutrizionale, la carambola è ricca di fenoli e flavonoidi, come acido gallico, catechina, epicatechina e quercetina, sostanze in grado di proteggere l’organismo dai radicali liberi. E’ povera di zuccheri e grassi e contiene anche un’elevata concentrazione di vitamina C, ottimo antiossidante. Il contenuto di fibre presenti nel frutto, infine, lo rende utilissimo per favorire la regolarità intestinale.
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